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Anche noi scout abbiamo l’Erasmus!

Dal 2014 anche il CNGEI ha attivato il progetto Erascout, che permette a giovani all’estero per studio (es. Erasmus) o lavoro di entrare in contatto con Associazioni scout del Paese in cui si trasferiscono e svolgere un periodo di servizio in un gruppo locale, continuando la propria esperienza scout e conoscendo modi diversi di fare Scautismo!

[per informazioni, erascout@cngei.it]

 

In occasione della Festa dell’Europa, vi presentiamo Gieles, un capo scout belga in Erasmus in Italia che ha prestato servizio per cinque mesi come senior in servizio nel Gruppo Milano 6!

 

Ciao Gieles! Come hai trovato il CNGEI? E come sei entrato in contatto con gli scout di Milano?

Li ho trovati attraverso il programma Erascout (conosciuto in Europa come Go Scout & Go Guide Abroad). Ne avevo sentito parlare da due amici che l’avevano già fatto e mi hanno raccontato la loro esperienza con entusiasmo e grandi sorrisi. Qualche tempo dopo, con un po’ di fortuna sono entrato in contatto con Nisse Van Dessel, Commissario Internazionale WOSM di Scouts en Gidsen Vlaanderen (associazione di scout e guide belga), nonché responsabile europeo del progetto Go Scout & Go Guide Abroad. Lui mi ha messo rapidamente in contatto con gli scout di Milano… ero un po’ in ritardo, ma sono riusciti comunque a trovare un Gruppo che potesse ospitarmi!

How did you find CNGEI? How did you get in touch with scouts in Milan?

Through Erascouts. I first heard from the existence of Erascouts from two friends, they both had a very good experience and shared their stories with a big smile on their faces. Sometime later, by a little bit of chance, I got in contact with Nisse Van Dessel on our big gathering of scouts leaders (Herfstontmoeting): he is the International Commissioner WOSM for Scouts en Gidsen Vlaanderen. He then quickly put me in contact with the Italian scouts in Milan (I was a bit late but he managed to find a hosting group for me).

Il Gruppo che ti ha accolto ti ha aiutato a prepararti alla tua esperienza scout in Italia?
Sì, abbiamo comunicato via mail prima che iniziassi, ma anche durante l’anno. C’è stato un primo incontro con lo staff del Milano 6, in particolare lo staff di Reparto e con il Capo Reparto Riccardo, con cui sono stato durante tutto l’anno.

Tra le altre cose, mi hanno iniziato alla cultura dell’aperitivo, che non conoscevo!

Dopo questo primo incontro ho partecipato a molti altri, sia con i ragazzi e le ragazze, che con capi e genitori. Ci incontravamo ogni settimana per preparare le attività per le riunioni del weekend. Facevamo spesso riunione di lunedì davanti a un piatto di pasta o a una pizza!

Did the host group help you preparing for your scout experience in Italy? If yes, how?

Communication through email beforehand but also during the year. We had the first meeting with all the relevant people of Sesto Reparto, including the two main chiefs of Milano 6 and the troop leader Riccardo with whom I would work together with during my Erasmus months.

Among many other things they introduced me to the aperitivo culture in Milano (the small portions of food you get with the drinks you order), which I didn’t know about!

After that first meeting, they invited me to many other meetings they had with the other leaders and with the scouts parents. We also met every week to prepare the activities for the weekend, mostly on Monday, of course, accompanied by some pasta or pizza.

Che tipo di servizio hai prestato nel CNGEI, e per quanto tempo?

Sono stato senior in servizio nel Reparto Cavalieri del Santo Graal per cinque mesi. Il reparto era composto da una ventina di esploratori, tra ragazzi e ragazze… tutti fantastici!

What kind of service did you do in CNGEI? And for how long?

Capo. Assistant leader for the esploratori -cavalieri del Santo Graal- for five months. It was a group of around twenty children, both boys and girls. They were awesome!

 

Questa esperienza scout in Italia ha soddisfatto le tue aspettative?

In realtà non sapevo bene cosa aspettarmi quando sono arrivato… Volevo impegnarmi come scout mentre facevo l’Erasmus, e anche uscire dalla “bolla” della tipica vita Erasmus, che è bella ma ti porta a conoscere per lo più studenti di varie nazionalità: volevo incontrare nuove persone, gente del posto, imparare la lingua e scoprire la cultura italiana.

What did you expect from your scout experience in Italy? Did the experience meet your expectations? Why yes, or why not?

I arrived without any real expectations. Apart from engaging with the scouts during the Erasmus period, I just hoped to step out of the Erasmus bubble, meet new people, learn the language and the Italian way of living.

Qual è la differenza che ti ha colpito di più tra il CNGEI e il modo di fare Scautismo a cui eri abituato? E quali i punti in comune?

Difficile da dire, sapevo che ci sono tanti modi di fare scoutismo, che spesso cambiano molto da un paese all’altro; credo che in Belgio abbiamo un approccio diverso, e che anche la percezione dello scoutismo che si ha dall’esterno è diversa. Ero abituato a vedere molti più scout in uniforme per strada; è vero che Milano è una città molto grande, ma trovo che in generale la visibilità degli scout sia minore in Italia che in Belgio, dove organizzano spesso eventi aperti a tutti in luoghi pubblici. Inoltre, avevo sentito che in posti del mondo lo scoutismo ha delle connotazioni politiche, religiose o militari. Gli scout di Milano mi hanno dimostrato che questo è un pregiudizio che spesso non corrisponde alla realtà: proprio come la nostra associazione belga, anche il CNGEI è aperto a tutti senza nessuna limitazione di credo o opinione.
In ogni caso, i valori fondamentali restano gli stessi per gli scout di tutto il mondo, e quindi anche con gli scout di Milano ho trovato molti più aspetti comuni che differenze: ho trovato belle persone che amano la natura, l’amicizia, la fratellanza, il cibo, la cultura e la vita comunitaria. Come noi, anche loro fanno hike in montagna, hanno cerimonie e tradizioni proprie del reparto o della pattuglia, mangiano insieme, cantano (più di noi) attorno al fuoco, imparano a vivere nella natura e a collaborare in gruppo…

What was the most surprising difference you found between CNGEI and the ways of scouting you were used to? And what do you think are the most similar things?

Hard to tell, I knew that scouting could differ a lot from country to country; certainly, I think in Belgium we have a different approach and also the perception from the outside is different. I was used to seeing more scouts and their uniforms on the streets, maybe Milan is an exception but this visibility in the public sphere was missing. I think this might have to do with the way scouts in Flanders are perceived by outsiders, we don’t carry out a certain religion or political belief and often organise events open for everyone to join.

Scouting abroad is sometimes seen as much more religious, military or strict from an outsider. The scouts in Milan proved that this prejudice isn’t universal at all.

Nevertheless, the core values stay the same for scouting worldwide and also in Milan, more than differences I found a lot of similarities and beautiful people with a passion for nature, friendship, brotherhood, food, culture and community. They also went hiking in nature (mountains), they also have certain rituals, habits linked to their patrols, they also eat together, they sing (more than us) at the campfires, learn about nature, functioning in a group etc…

Cosa porti con te da questa esperienza? E cosa pensi di aver lasciato al Gruppo?

Lascio che siano le foto dei ragazzi a rispondere a questa domanda. Sono state scattate durante un trivacco, un campo di tre giorni in cui abbiamo dormito nella casa che vedete sullo sfondo. Nei cinque mesi che abbiamo trascorso insieme, spero di essere riuscito a trasmettere ai ragazzi le cose che ho imparato durante il mio percorso scout e spero che quelli che oggi sono esploratori o esploratrici un giorno faranno altrettanto con i nostri figli.

What did you get from this experience? And what do you think you gave to your host group?

I hope that the young people in the pictures below answer this question. They were taken on a trivacco, a three-day journey we did, we slept in a freezing cold house which you see in the background.

During the four to five months together with Riccardo (on the left) I gave these kids the things I learned myself and I hope and know that one day they will do the same for our kids.

 

 

Gieles Kinget, Bruges (Scouts en Gidsen Vlaanderen) e

Mirta Cimmino – gdl Precarietà (Sezione di Napoli)

giorgiosabetta

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giorgiosabetta

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